Non è mai troppo tardi - Io e il tedesco.

Non è mai troppo tardi, per prendere coscienza delle proprie potenzialità.
Per accorgersi che... Yes, I can. 
Si tratta della scoperta dell'acqua calda, in sostanza.

L'anno scorso, un po' spaventata, chiedevo alla mia amica Laura: "ma secondo te, riuscirò a imparare il tedesco?" e la risposta "Ma ovvio, sei intelligente" mi rassicurava poco.

Adesso, dopo quasi quattro mesi di permanenza in Germania, quasi due di corso e tante mattine trascorse su Assimil o su letture graduate, posso dire con serenità che sì, posso farcela. 

E posso farcela anche - credo, fino a oggi - senza troppa difficoltà. Durante le lezioni finisco spesso gli esercizi prima degli altri, afferro più in fretta, gioco con le regole grammaticali come se fossero Lego, riesco a scrivere lettere di due pagine senza dover ricorrere spesso al dizionario. 

Non me la sto tirando, sia chiaro. Potrebbe sembrare, lo riconosco, ma non è così.

E' che dopo un anno passato a faticare sulla tesi, a fare e rifare, a chiedermi se davvero fossi in grado è bello imbattermi in qualcosa che mi riesce bene. Mi fa sentire allegra, capisco che ha ragione chi mi dice... "ti dicono una cosa una volta e la impari" "tu capisci tutto subito"...

Non è merito solo della mia natura, ma anche delle ottime scuole che ho frequentato: nello studio del tedesco applico spesso ciò che ho appreso non al liceo, ma alle elementari. Ho delle basi solidissime, e di questo devo ringraziare il mio Maestro, sempre.

Ma... non sono felice solo perché imparo in fretta, non devo studiare molto per avere buoni risultati ecc ecc. No, sono felice perché mi piace, e anche tanto. 

A metà maggio farò l'esame alla Volkshochschule, otterrò l'attestato del livello B1, e dopo? E dopo voglio fare un altro corso, per ottenere almeno il B2. Perché questo aumenterà le mie possibilità di trovare un qualche impiego in Germania? Anche, ma soprattutto perché mi piace tanto!